La scelta di produrre olio extra vergine di oliva solamente da coltivazioni biologiche diventa una scelta di qualità necessaria alla salvaguardia delle piante di ulivo, all'ottenimento di un prodotto sano e nutriente e al rispetto dell’ambiente in cui viviamo.
L’olivo è una pianta dalla considerevole longevità capace di variare l’intensità del proprio metabolismo e di autorigenerarsi riuscendo ad effettuare adattamenti di tipo morfologico e fisiologico a seconda delle condizioni ambientali e microclimatiche del luogo.
Non tutti sanno, a tal proposito, che nel territorio italiano sono presenti circa 500 varietà (cultivar) di olivo, che danno vita a frutti con caratteristiche uniche in dimensioni, polposità, tempi di maturazione, aspetto, gusto e odore.
La coltivazione dell’olivo nelle Marche è caratterizzata da piccole piantagioni che producono prestigiosi oli, riconosciuti come tali già in epoca romana.
Sono oltre 30 le cultivar presenti nella regione, molte delle quali autoctone e coltivate esclusivamente nel territorio marchigiano. Purtroppo però, a causa dell'utilizzo di concimi e pesticidi di sintesi, molte di queste sono a rischio di erosione genetica, come:
Un patrimonio ambientale e culturale che ha tantissimo da raccontare sulla qualità della vita marchigiana, le tradizioni e le storie del nostro territorio, capace di offrire autentiche e irripetibili esperienze multisensoriali.
Pertanto diventa obbligata la scelta di percorrere una strada che porta ad evitare radicalmente l’uso di sostanze chimiche, tutelando: acqua, aria, suolo, animali e insetti; consentendo di ridurre al minimo il consumo di risorse energetiche, garantendo la stabilità dell’agrosistema e della sua biodiversità.
Le olive biologiche presentano:
La coltivazione biologica è garantita da rigorosi sistemi di controllo.